OPHIUCO

HYBRID

(Seahorse – Audioglobe)

SRCD151

Comunicato stampa

Luglio 2015A distanza di otto anni dall’esordio discografico (Hypno Queue, Minuta Records, 2007) gli Ophiuco tornano con un album nuovo di zecca intitolato Hybrid. Undici brani registrati e mixati a fine 2014 tra Varese e Viterbo che, per struttura e impatto, mostrano uno scarto notevole rispetto al primo lavoro. Le nuove composizioni si plasmano in un involucro ibrido di grande effetto, assumendo quella forma canzone che ancora mancava alle trame del Trip Hop. Oltre che dal lavoro sonoro a cura della spina dorsale del gruppo – Marino “Malima” Peiretti (chitarra), Paolo “Ezua” Zangara (basso) e Ilaria “Ali” Nicolini (voce), le nuove registrazioni sono arricchite dalle voci di Luca Morselli, Irene Parabita e Nathalie Rosemarie Carlesso (Tin Toys, Little Creatures): una gamma di colori vocali che amplia gli orizzonti di fruizione dei singoli brani. Le registrazioni, il mixaggio e la grafica sono state realizzate da Peiretti e Zangara, mentre il mastering è a cura di Paolo Messere.

Spesso la musica migliore nasce dalla collisione di stili e culture differenti” si sente dire di frequente. Ed è proprio il risultato creativo di questi contrasti ciò che perseguono i seguaci di Asclepio (il dio della medicina col serpente tra le mani che rappresenta la 13° costellazione, chiamata appunto Ophiuco). Il frutto delle trame musicali del gruppo è una suggestione di suoni e melodie che mostrano pochi punti di contatto con i percorsi già battuti dalle band italiane. Si ascolta piuttosto un callo sonoro dinamico e fluttuante in cui muovono numerosi elementi sottotraccia, che si nutre delle immagini già espresse dal Trip Hop bristoliano, mescolandosi a un’elettronica non datata e sentori jazz, dub e rock, in cui affiora tutto il bagaglio musicale che i membri del gruppo hanno accumulato e vissuto negli anni. “Siamo, d’altra parte, soggetti storicamente determinati – ci tengono a far sapere gli Ophiuco – che amano esprimersi in territori liberi da schemi, generi, stili, anche se, alla fine, uno stile lo si diventa comunque”.

Una musica dal sapore ipnotico e cinematografico. Tanto torbida e narcotica, quanto libera e spaziante, dalle “oscurità limacciose” ai “cieli aperti e limpidi”. Una sfida che relega la performance acrobatica per esaltare il gusto e la profondità. Le influenze che emergono, come i noises che evocano le prime scorribande rock o i fondali bassi della psichedelia più malata, sono osservate dal finestrino di un treno in corsa e mai fagocitate nei brani. Trame che possono plasmarsi attorno a una forma canzone più classica, o spingersi in avanti verso derive sfuggenti che ricordano tanto i Massive Attack quanto i Bark Psychosis. “Hybrid… Suono come ali… Suono come lingue… Suono come fiamme… Suono come spinta…” recita il testo del primo singolo e videoclip “Pneumatic Psycho Bodhidharma” e pare descrivere perfettamente l’intento della band: “Uno scherzo nella nostra mente, aspettando le note“.

Otto anni dopo Hypno Queue. Otto anni di percorsi solisti e nuove esperienze, per ritrovarsi e ricominciare a correre su quelle “Lande aperte minacciate da incombenti presagi“. Senza porsi traguardi, limiti o aspettative. La ricerca, l’immagine, la sperimentazione di situazioni sonore sono gli impulsi che muovono la nuova musica degli Ophiuco.

L’album, che esce il 28 Settembre per Seahorse Recordings ed è distribuito da Audioglobe, disponibile su tutte le piattaforme web e nei negozi, è anticipato dal singolo “Pneumatic Psycho Bodhidharma” (anche primo videoclip) e da “Scrowls of Intentiones “.

Tracklist

01- Desert

02- Trip

03- Pneumatic Psycho Bodhidharma

04- Ground

05- While

06- Stress is a Killer

07- Scrowls of Intentiones

08- Figurato

09- Out of the Window

10- Transitional Eyes

11- Game Machine

http://ophiuco.org/

https://soundcloud.com/malima-marino-peiretti/sets/hybdrid-ophiuco/s-zH3SP

https://www.facebook.com/pages/Ophiuco/53789223084

OPHIUCO

Una biografia

Paolo “Ezua” Zangara e Marino “Malima” Peiretti cominciano la loro collaborazione negli IK14 (gruppo Drum & Bass fondato dai fratelli Marino e Gianluca Peiretti). L’esperienza, più che positiva, li vede diventare nel giro di pochissimo tempo gruppo di punta della Drum & Bass italiana portando gli IK14 a calcare i palchi dei più prestigiosi festival italiani ed europei, suonando accanto a nomi celebri quali: Chumbawamba, Apollo 440, Kruder & Dorfmeister, Steve Piccolo e molti altri. Dopo questa fortunata avventura Gianluca decide di lasciare il progetto: alla chitarra di Marino e al basso di Paolo si unisce alla voce Ilaria “Ali” Nicolini, attiva da anni in ambito teatrale, reading e performance. La voce di Ali s’intreccia alla ormai collaudata collaborazione tra i due musicisti e all’uso non scontato dell’elettronica.

L’azione Ophiuco cerca un modo particolare di destrutturare, cerca frattali da sporcare e riproporre accanto all’originale, situazioni sonore che diano l’idea di un qualcosa o di un periodo. I suoni si sporcano, per rispecchiare e adattarsi al caos della società moderna e all’ineluttabilità del quotidiano. Comincia così la nuova avventura della band, ora chiamata, appunto, Ophiuco.

Nel 2007 esce il primo lavoro del gruppo Hypno Queue per l’etichetta svizzera Minuta Records, solo on-line e suddiviso in due Ep. Segue una lunga serie di concerti che vede la band esibirsi in tutta Italia. Dopo questo lavoro, ognuno si dedica ai propri progetti personali, ritrovandosi nel 2014 per la pubblicazione di Hybrid la cui uscita è programmata a settembre 2015 per Seahorse Recordings.

Per questo nuovo disco gli Ophiuco decidono di avvalersi anche del supporto fisico e della collaborazione di nuove voci da affiancare a quella di Ali: Irene Parabita, Luca Morselli e Nat (Little Creatures, Tin Toys), modificando così l’impatto sonoro e strutturale. I nuovi brani assumono una forma “song” anche se non sempre consueta. Tutto più aperto, dove accogliere e far convivere i diversi apparenti contrasti e creare uno spazio parallelo in cui controbilanciare il peso della percezione delle realtà che ci avvolge, inseguendo una zona ipnotica o un qualcosa di molto simile.