
A distanza di tre anni dall’uscita di “Mummie incoscienti“, il prossimo 11 ottobre, il cantautore della provincia di Napoli dà alle stampe il nuovo album “Buona visione” per l’etichetta Seahorse Recordings.
Fin da subito è chiaro l’avvicinamento ad un sound più duro, pur restando nell’ambito pop. È ravvisabile una maggiore linearità negli arrangiamenti, rispetto ai lavori precedenti, fortemente voluta da Matrisciano: “Il mio volermi accostare al pubblico è diventato urgente, e la decisione di assecondarlo parzialmente non mi disturba affatto“.
I testi tracciano un percorso che tocca i malesseri quotidiani, ma anche una gioia di vivere insita nel dolore. Lo sfondo persistente dei testi è fatto di malinconia e di speranza per un mondo nuovo, visto attualmente dal cantautore quasi come post-apocalittico e svuotato di valori concreti. L’autobiografia è sparsa qua e là, ma diventa prepotentemente presente nei brani “La scoperta del pomeriggio” (scelto come singolo di lancio) e “Scale“: il primo concentrato sui primi anni liceali, il secondo dedicato a sua nonna scomparsa nel 2011. Inoltre, tra le molteplici ispirazioni e citazioni di spessore, spiccano: Kafka, Konrad Lorenz, Hemingway, Piero Manzoni, John Cage.
Ad aggiungere un grosso impatto tecnico ed emotivo all’album sono certamente i moltissimi nomi presenti:
Paolo Benvegnù con Egle Sommacal dei Massimo Volume (La vacanza che non c’è), Edda con Mirko Venturelli dei Giardini di Miró (Metropoli ibernata in montagna), Garbo (Grave emorragia di personalità), Saughelli con Luca Guercio dei Meganoidi (La scoperta del pomeriggio), Miro Sassolini con Roberto Dell’Era degli Afterhours (Un gesto di ordinaria irrealtà). Inoltre, in ordine sparso: Luciano Varnadi Ceriello, Antonio Mancaniello, Davide Ferrante, Sebastiano De Gennaro (Baustelle, Calibro 35), Zorama, Antonio Buonocore, Lorenzo Corti (Le luci della centrale elettrica, Nada), Aldo Granese.
I missaggi sono stati affidati a Max Carola (che vanta lavori con Franco Battiato, Aerosmith, Chick Corea), mentre il mastering è di Giovanni Versari (vincitore dei Grammy Awards, insieme a Tommaso Colliva, per il disco “Drones” dei Muse).
CREDITI DISCO
DAVIDE MATRISCIANO: voce, synth, pianoforte, mellotron, drum machine
PAOLO BENVEGNÙ: voce (4)
GARBO: voce (6)
MIRO SASSOLINI: voce (10)
EDDA: voce (12)
DAVIDE FERRANTE: batteria
ROBERTO DELL’ERA: basso (1,2,4,5,6,7,9,10,11,13)
SAUGHELLI: basso (3,8); cori (2,3,4,8)
MIRKO VENTURELLI: basso (12)
LORENZO CORTI: chitarre (1,2,3,5,6,7,8,9,10,11)
EGLE SOMMACAL: chitarre (4)
ANTONIO MANCANIELLO: chitarre (12,13); ukulele (13); cori (11)
LUCA GUERCIO: tromba, flicorno soprano
SEBASTIANO DE GENNARO: vibrafono, organo farfisa, campanacci, fischietto, tastiera casio SK1
ANTONIO BUONOCORE: piatto capovolto su surdo, campana, djembe (3); uomo che fuma (9)
ZORAMA: synth addizionali, mellotron, pianoforte (10); cori (11)
VARNADI: cori, voci folli, kazoo (13)
ALDO GRANESE: armonica a bocca
MELANIA GAROFALO, PAOLINO MELE, ANTONIO MAROTTA, WANG XIDOHUA: voci fuori campo (9)
FRANCESCO CAPASSO: cori (11)
Testi, musiche ed arrangiamenti: DAVIDE MATRISCIANO
Coproduzione artistica: DAVIDE MATRISCIANO e MAX CAROLA
Coproduzione esecutiva: DAVIDE MATRISCIANO e MAX CAROLA
Missaggi: MAX CAROLA presso lo studio “Maxsound” (Castel Volturno, CE)
Mastering: GIOVANNI VERSARI presso lo studio “La Maestà” (Tredozio, FC)
Le registrazioni, avvenute tra novembre 2015 e gennaio 2018, sono state
effettuate presso gli studi:
VOX RECORDING (Reggio Emilia) da Andrea Fontanesi
ON AIR (Bologna) da Marcella Riccardi
MORPHING STUDIO (Bologna) da Cristiano Santini
MEGANOIDI STUDIO (Genova) da Luca Guercio
AMPLIFI (Milano) da Lorenzo Corti
BLU ROOM (Poppi, AR) da Massimo Fantoni
DE GENNARO HOME STUDIO (Monte, BS) da Sebastiano De Gennaro
MUSHROOM (Aversa, CE) da Giuseppe Mazzillo
LA SALA OPERATORIA (Cimitile, NA) da Davide Matrisciano
AZZ È JAZZ (Mugnano del Cardinale, AV) da Antonio Buonocore
GARAGE STUDIO (Sirignano, AV) da Luciano “Varnadi” Ceriello
ROBIN HOOD (Caserta) da Mimmo Cappuccio
POLIMERO STANZE (Magione, PG) da Paolo Benvegnù
DIASPORA FACTORY (Avella, AV) da Roberto Granese